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Calcoli renali: cosa sono, cause, sintomi, rimedi

Calcoli renali: cosa sono, cause, sintomi, rimedi

In questo articolo parliamo dei calcoli renali, una condizione medica che causa forte dolore in chi ne soffre. Esistono diverse tipologie di calcoli renali, vediamo quali sono.

Conosciuti anche come litiasi, i calcoli renali sono delle strutture che ricordano quelle di un sassolino, composte da sali urinari, ossalato di calcio soprattutto. Questi ultimi, normalmente presenti nel flusso urinario, a fronte di condizioni particolari si depositano e formano dei veri e propri cristalli che, partendo dal rene, passando dall’uretra e vengono espulsi durante la minzione.

 

Da cosa sono causati i calcoli renali?

La causa principale della calcolosi renale è l’aumento di concentrazione, a livello delle urine, di sostanze come l’ossalato di calcio e l’acido urico. Quest’ultima tipologia di calcoli, che si forma a seguito dell’incremento della concentrazione ematica del suddetto acido, non è visibile durante gli esami radiologici standard.

 

Tipologie di calcoli renali

Oltre ai calcoli di ossalato di calcio e di acido urico, i più diffusi, esistono pure le seguenti tipologie.

  • Calcoli di fosfato, rari ma da attenzionare nell’immediato in quanto sintomo di potenziali criticità congenite del rene.
  • Calcoli di struvite: sono conseguenza di infezioni che scaturiscono, nella maggior parte dei casi, per effetto di malformazioni a carico delle vie urinarie.
  • Calcoli di cistina, sono piuttosto rari e riguardano soprattutto pazienti in età pediatrica.
  • Calcoli di xantina, anche questi ultimi, si manifestano molto raramente e, soprattutto nei bambini sono dovuti ad una situazione di eccesso di calcio nelle urine.

 

Sintomi dei calcoli renali

A fronte di una forte variabilità della sintomatologia, si può comunque parlare di alcuni segnali che denotano la presenza di un quadro di calcolosi renale. Il principale è l’insorgenza di un dolore acuto, dovuto al passaggio del calcolo lungo l’uretra.

Oltre a questa manifestazione, è possibile chiamare in causa pure il dolore durante la minzione, lo stimolo urinario più frequente, le urine torbide e la forte difficoltà nell’urinare.

Con un’incidenza preponderante nella fascia di età fra i 30 e i 50 anni, i calcoli renali possono provocare anche febbre ed ematuria, nome tecnico per indicare il sangue nelle urine.

Nei casi in cui il calcolo si incastra nell’uretere, si può avere a che fare anche con forti dolori alla schiena, la principale manifestazione della colica renale.

 

Rimedi per i calcoli renali

Fino a qualche anno fa, il gold standard in caso di calcoli renali era l’approccio chirurgico, con asportazione della formazione o frammentazione della stessa.

Nel corso del tempo, le procedure si sono affinate grazie a tecniche come la litotrissia, nota per la sua bassa invasività e per l’utilizzo di onde d’urto.

Ad oggi, si fa riferimento anche ai farmaci, con utilizzo di analgesici per calmare la sintomatologia dolorosa e di altri presidi scelti sulla base della composizione dei calcoli. Un esempio è il principio attivo allorupinolo, prescritto contro i calcoli formati da acido urico.

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