Fibromialgia, una patologia non ancora completamente conosciuta

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolori cronici in diverse zone del corpo, con conseguenti ripercussioni sulla sfera emotiva e psicologica della persona.

Non si conoscono esattamente le cause che ne determinano l'insorgenza, ma tra i vari fattori esaminati dalla comunità scientifica, è stata individuata una possibile componente di familiarità e fattori ambientali che possono influenzarne sia la comparsa che la gravità.

Rimedi naturali e alimentazione

Essendo una patologia non ancora ben conosciuta, non si è arrivati a stabilire un'unica cura efficace per contrastarne gli effetti.

Nel caso in cui il dolore fosse acuto e non sopportabile, si può ricorrere a farmaci antidolorifici e antinfiammatori, ma qualora si volesse trattare la patologia con prodotti naturali e con un approccio alimentare, ci sono diverse strade che si possono seguire.

Tra gli integratori possiamo trovare:

• Vitamina D: si è dimostrata efficace nel trattamento della fibromialgia. Molti dei soggetti affetti da questa patologia infatti, mostrano una carenza di vitamina D, pertanto ne risulta essenziale l'assunzione, soprattutto a causa della forte correlazione tra la mancanza di vitamina D e la comparsa di dolori cronici e disturbi psicologici.
• Vitamina C: potente antiossidante che gioca un ruolo chiave nel buon funzionamento del sistema immunitario.
• Vitamina E: anch’essa ad azione antiossidante, fondamentale per mantenere un'ottima funzione muscolare e per preservare la memoria e il sistema nervoso.
• Magnesio: spesso chi soffre di fibromialgia presenta una carenza di magnesio, pertanto è utile reintegrarlo, soprattutto in funzione della correlazione che esiste tra questo minerale e la debolezza muscolare. Infatti, i test eseguiti somministrando magnesio combinato ad amitriptilina (farmaco appartenente alla famiglia degli antidepressivi triciclici), hanno dato risultati positivi sul trattamento della patologia.
• Probiotici: indispensabile per ripristinare il microbiota che risulta alterato nei soggetti affetti da fibromialgia.

Per quanto riguarda l’approccio dietetico, è bene prediligere una dieta ipocalorica ed evitare tutti i cibi pro-infiammatori.

In particolare si consiglia l’assunzione di un alto contenuto di fibre derivanti da frutta, verdura, cereali integrali e legumi.

Dopo alcuni studi, si è rivelato essenziale ridurre completamente gli alimenti contenenti glutammato e aspartame, FODMAP (carboidrati tra cui lattosio, fruttosio, polioli, oligosaccaridi) e quelli contenenti glutine. Questi ultimi infatti peggiorano nettamente i sintomi gastrointestinali causati dalla fibromialgia.


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